Una lezione dal passato per il Toro

Come si esce dal derby? E’ la domanda che sicuramente occupa i pensieri di tutta la tifoseria granata. Come cancellare progressivamente, dalla mente se non dal cuore, il gol di Pirlo che ha trafitto l’anima. Ma l’interrogativo è parziale. Per svolgere bene il compito Giampiero Ventura oggi deve formulare così la questione: come uscire da un derby perso affrontando un Palermo che, ancorché privo di Barreto e Vazquez, sta meglio di noi in classifica, arriva da una vittoria e ha un Dybala che non sbaglia mai una partita?

La storia è maestra di vita, ma dubitiamo che il mister del Toro vada troppo indietro nel tempo per proporre qualche riflessione ai suoi. Però è curioso l’esempio che ci arriva dal campionato 1969-70, quando proprio dopo la Juve i granata si trovarono ad affrontare i rosanero al Comunale. Gli umori, però, erano esattamente all’opposto. Perché a differenza di quanto è successo allo Juventus Stadium, il 2-1 era stato a favore del Toro e la rete in extremis l’aveva segnata proprio la massima icona del tremendismo granata, l’indimenticabile Giorgio Ferrini, autore della prodezza al minuto 88. Sette giorni dopo, forse ancora in preda all’euforia, il Torino non andò oltre un assai faticoso 1-1 contro il Palermo, che peraltro si presentò da ultimo in classifica. Marcatori di giornata Cereser, protagonista di un autogol dopo soli 8 minuti, e il suo compagno di difesa Poletti a rimettere le cose a posto a metà ripresa.

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