Psg-Chelsea è il big-match degli ottavi di Champions League

Torna la Champions League, torna il calcio spettacolo. Con gli ottavi di finale che dovranno verificare subito se permarrà il dato della scorsa edizione, quando tutte le squadre qualificatesi al turno successivo erano state quelle che avevano giocato prima fuori casa. O, in altri termini, i club che avevano vinto il proprio girone, dimostrando così che quel primo posto guadagnato in 6 turni era tutt’altro che casuale e trovava esatta conferma circa il loro valore anche con l’arrivo degli scontri a eliminazione diretta.

Il calendario odierno mette in scena una scontro estremamente interessante tra il Psg e il Chelsea, due club che si affrontarono un anno fa ai quarti di finale e che nel turno precedente non avevano avuto eccessivi problemi a eliminare il proprio avversario. I francesi fecero fuori il Bayer Leverkusen in soli 45 minuti, quando in Germania andarono al riposo avendo segnato già una differenza di tre gol. Per i londinesi la situazione fu più complicata: 1-1 in Turchia con il Galatasaray ammazza-Juve; 2-0 in Inghilterra maturato interamente nella prima frazione di gioco grazie e Eto’o e Cahill.

Le prime 4 gare degli ottavi presentano molti motivi d’interesse anche per lo specifico momento che le squadre stanno attraversando. Psg-Chelsea è un esempio di cosa significhi arrivare al momento clou della stagione in condizioni psicologiche molto diverse. La squadra di Blanc è reduce da un vero e proprio suicidio con il Caen, ed è stata capace di dilapidare un vantaggio di 2 reti nei minuti conclusivi. Mourinho gode nel vedere il suo Chelsea totalmente trasformato: dalla squadra concreta fino a essere sparagnina lo scorso anno, a una macchina da gol che domina la Premier, ha un Diego Costa perfettamente inserito e un Fabregas che giocando da interno nel 4-2-3-1 ha già confezionato 14 assist vincenti in stagione.

Luiz Adriano, capocannoniere con 9 gol, è la speranza a cui si affida lo Shakhtar per sfidare un Bayern forte del +8: sono i punti di vantaggio in Bundesliga e le reti rifilate al povero Amburgo nell’ultimo turno di campionato. Con soli 9 gol incassati finora il discorso titolo sembra difficile da riaprire. Il test contro Lucescu può essere interessante per capire se la squadra ha la giusta attenzione o se rischia di sentirsi troppo forte, essendolo decisamente.

Schalke-Real Madrid sembra una gara dall’esito scontato. Non stanno benissimo né i tedeschi né gli spagnoli: i primi arrivano da una sconfitta in Bundes, i secondi dai fischi di un Bernabeu spazientito dalla disfatta nel derby. Difficile pensare che Cristiano Ronaldo non voglia prendersi la scena, dopo che la consegna del Pallone d’Oro ne ha offuscato le prestazioni.

Infine, Basilea-Porto. In patria, le due squadre sono le migliori per quanto riguarda la capacità offensiva. Giocano entrambe con il 4-3-3 e potrebbe uscirne fuori una gara aperta e appassionante. Nella fase a gironi, gli svizzeri hanno calato il poker con il Ludogorets, ma la vera impresa è stata prendere 4 punti al Liverpool tra andata e ritorno. 16 i gol messi a segno dei lusitani, ma è uno score che potrebbe essere ingannevole – al netto della prolificità di Jackson Martinez e di Brahimi – avendone segnati ben 9 nelle 2 sfide contro il fragilissimo Bate Borisov.

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