E’ in attacco che ci sono le migliori indicazioni degli esordienti

Una delle situazioni tipiche dei cambi di direzione dei Commissari Tecnici è la promozione di un buon gruppo di esordienti. Anche da questa opera di scoperta e di buona selezione passa la valutazione del lavoro di un allenatore che ha ben poco tempo da stare in campo con i giocatori, al di là di quanto desidererebbe, e ne ha infinitamente di più nell’osservazione, nello studio e nella scelta di nuovi profili adatti alla Nazionale. Ovviamente, le prime apparizioni dei nuovi azzurri riguardano soprattutto la personalità del debuttante, la sua capacità di controllare le emozioni, la sua attitudine nel sapersi inserire in un gruppo nuovo. Con Antonio Conte, quando ancora deve scadere il suo primo anno alla guida dell’Italia, non sono pochi i volti nuovi e le conseguenti speranze di aver scovato qualche profilo mancante e realmente utile per la squadra in costruzione per l’Europeo 2016.

Analizzando per reparti, le idee di rinnovamento non sono poche e neanche banali. Sull’effettiva resa, si può già ipotizzare qualche giudizio. Dietro Buffon è spuntato Perin, in priva contro l’Albania nella sua Genova. La sensazione è che debba capitare un terremoto perché le gerarchie consolidate possano variare. In difesa sono due i nomi. L’ “anziano” Moretti viene indicato da alcuni come il maggiore responsabile del gol di Townsend che ha permesso all’Inghilterra di pareggiare a Torino. Conte potrebbe però servirsi della sua possibilità d’impiego in diverse posizioni della difesa. Acerbi va valutato meglio, ma giocare nel Sassuolo a gioco lungo potrebbe non giovargli.

A centrocampo le opzioni sono molte. Soriano è piaciuto nell’ultima settimana tra Sofia e Torino, soprattutto per come ha retto nei momenti di oggettiva difficoltà della squadra, una qualità che non può non essere piaciuta a un ex centrocampista quale il Ct. Sull’altra sponda genovese, Bertolacci si è sempre dimostrato all’altezza delle responsabilità ricevute. Infine, Valdifiori è apparso un giocatore affidabile per il lavoro di essenzialità che ha dato alla funzione registica, sopportando anche i tanti complimenti in anticipo per avere conquistato la Nazionale dalla sua esperienza empolese.

E’ in attacco, come sempre, che si va cercando il giocatore adatto, in grado di dare sostanza e decisività quando le partite avranno più che mai bisogno di uomini in grado di fare la differenza. Pellè ha regalato i 3 punti a Malta nella sua prima volta azzurra, impiegando mezzo primo tempo per trovare la via del gol. E alla sua seconda da titolare allo Juventus Stadium ha saputo deviare in porta un cross di Chiellini non facile da trasformare in oro: se le cose proseguono così, rischia di scalzare Zaza dal ruolo di punta centrale. Anche Okaka è andato in rete al suo esordio e per di più entrando dalla panchina: per lui il tema vero è quanto la sua stazza sia adattabile alle precise richieste di movimenti che vuole Conte. In tal senso, è più agevole l’impiego di Eder, il terzo a segnare subito. E che gol, in Bulgaria! Per verve anche in fase di non possesso è certamente l’uomo che può soddisfare meglio le esigenze tattiche della squadra, oltre al fatto che senza palla è uno dei giocatori più intelligenti della serie A. Da rivedere Vazquez, non giudicabile nella mezzora con l’Inghilterra, sebbene il talento sia certificato dall’ottima stagione palermitana.

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