L’addio ufficiale viene dato da Van Basten alle 18,00 di giovedì 17 agosto 1995.

L’ultimo gol in Serie A Van Basten lo segna il 9 maggio 1993 contro l’Ancona, il portiere è lo stesso della prima rete in Italia, Alessandro Nista, il cerchio si chiude. 26 maggio 1993, finale di Champions League a Monaco di Baviera contro l’Olympique Marsiglia: Van Basten gioca non ostante le sue non perfette condizioni fisiche perchè era l’unica punta vera di cui Fabio Capello poteva disporre. La speranza del mister è quella che, da fuori classe,” tirasse fuori un coniglio dal cilindro”, ma il Milan è sconfitto e Van Basten è in ginocchio. E’ la sua ultima partita.

Subito dopo la finale persa Van Basten si sottopone al quarto intervento alla caviglia e, dopo un calvario durato 2 anni e mezzo, si riaggrega ai compagni per la preparazione estiva del 1995. Purtroppo continua ad avere dolori e, dopo un consulto con il dottor Martens, decide di porre fine all’attività agonistica.

Il giorno dopo il suo ritiro iniziano le incoronazioni. Franco Baresi “E’ stato il più bravo attaccante che abbia visto nella mia carriera”. La Gazzetta dello Sport titola: “Dove troveremo un altro come lui?”. Sepp Blatter: “Tutto il calcio deve ringraziarlo. E’ quasi esclusivamente per merito di giocatori creativi e spettacolari come Van Basten, Maradona e Pelé che il nostro sport può perpetrarsi nel tempo e continuare ad attrarre e unire le genti”

Infine arriva la dichiarazione di stima da Diego Armando Maradona, avversario in numerose sfide scudetto a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta: “E’ stato il giocatore più elegante che ho visto in vita mia……se Dio ha deciso di non farlo più giocare vuol dire che non vuole più che ci siano gol belli”. Durante i festeggiamenti per il centenario del Milan nel dicembre 1999, Van Basten è stato eletto “attaccante milanista del secolo“.

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