5 giugno 2011. Nasce la Juventus di Antonio Conte. La prima mossa è l’acquisto di Inler uno svizzero che gioca in Italia.

E’ appena cominciata la campagna acquisti del 2011-12. Non ufficialmente, ma una squadra come la Juventus, reduce da due settimi posti, ha bisogno di muoversi per tempo. Antonio Conte è da soli 4 giorni il nuovo tecnico e ha una gran voglia di mettere mano alla sua creatura. Che ha bisogno di una robusta dose di novità se vuole essere competitiva.  Tra i nomi più gettonati, vi è Gokhan Inler. Svizzero di origine turca, è da anni che milita nell’Udinese dimostrando buona continuità di rendimento e capacità di crescita. Il mister della Juve, da ex centrocampista, ha senz’altro l’occhio per valutarlo. لعبة روليت مباشر Ci va di persona a vederlo all’opera, andando a “spiarlo” (si dice sempre così in questi casi) in Inghilterra-Svizzera. Un test che sembra convincere tutti. I rossocrociati pareggiano 2-2 e Inler, capitano della squadra, lotta, detta i tempi di gioco e dimostra grande personalità, a leggere le cronache dell’epoca. Perciò, nessun stupore che il giorno dopo Tuttosport accenda il mercato bianconero e le conseguenti speranze dei tifosi sparando a tutta pagina: “Juve-Inler: ci siamo. Lo svizzero convince Conte nella partita contro l’Inghilterra. لعب روليت حقيقي Domani in agenda l’incontro decisivo tra Marotta e Pozzo”.

Le cose, poi, si complicheranno. Lo svizzero che approderà a Torino sarà Stephan Lichtsteiner, compagno di nazionale di Inler, una delle mosse determinanti per i successi della Juve di Conte. Che sceglierà Arturo Vidal nel ruolo di mezzala, lasciando Inler al Napoli. Messa così, il senno di poi impone di chiedersi se i vincitori di scudetti (Juventus) e coppe Italia (Napoli) di questi anni sarebbero stati gli stessi in caso di scambio di casacca dei protagonisti. الرهان الرياضي Forse è qui, insieme al passaggio di Pirlo dal Milan alla Juve, la spiegazione della storia recente del calcio italiano. Anche perché, sulla bontà dell’operazione Inler, si era davvero un po’ tutti convinti. “L’uomo giusto”, dichiarava l’editorialista di Tuttosport Marco Bo, in ottima e abbondante compagnia. Ed esprimeva una sola riserva: il cognome. Che “non innesca rime baciate per gli juventini”, ma se è per questo ci sarebbe pure da ricordare  che la moglie di Andrea Agnelli si chiama Emma Winter…

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