L’Udinese è un piacevole ricordo: la tripletta di Borriello nel 2008

“Ci attendono tre partite in casa con avversari alla nostra portata. Saranno difficilissime, ma siamo pronti. Arriviamo da due passi falsi, però il Ferraris è una carta a favore. Contro l’Udinese ho già fatto 10 gol. Ricordo soprattutto le due triplette nel 2008”. A parlare così, in prossimità della ripresa del campionato, è Marco Borriello. Nell’ultimo turno, in casa della sua ex Juventus (ma quante ne ha di squadre dove ha giocato in precedenza!), il bomber campano ha tutt’altro che brillato ed è apparso un po’ imballato dalla lunga assenza dal campo di gioco e per sua stessa confessione, da allenamenti molto duri con Gasperini, quelli che lui cercava per ritrovare la piena efficienza fisica. Se mai la ritrovasse, Borriello potrebbe effettivamente costituire l’arma decisiva per regalare al Genoa quello sprint necessario per inserirsi nella lotta per un posto in Europa League, un obiettivo che renderebbe questa stagione assolutamente memorabile.

In questi mesi di evidente difficoltà, tra l’isolamento patito nella Roma e la difficoltà di risalire a Genova, Borriello ha avuto modo di ripensare alla sua carriera, piena com’è di saliscendi. E proprio il ricordo dei tre gol segnati all’Udinese può risultare utile in vista della sfida con i friulani che rappresenta il crocevia della stagione del Grifone. Fu quella una partita giocata di mercoledì sera, in un clima meteorologico infame, tra pioggia e freddo. Tra i bianconeri, manco a dirlo, in attacco c’era Totò Di Natale. E altri bei nomi in squadra, da Handanovic a Zapata, da D’Agostino a Inler, per finire con Quagliarella e Asamoah Gyan. Ma nulla riesce a resistere all’onda d’urto sprigionata dal centravanti di casa, in un Genoa peraltro allenato da Gasperini già allora.

Borriello inventa una prestazione decisamente super, nella quale la tripletta gli va persino stretta. Già dopo 7 minuti potrebbe andare in gol su un calcio di punizione, se non si mettesse Handanovic a estrarre una parata sontuosa che devia il pallone sulla traversa. Quella che non ha fatto di recente a Marassi sul tiro di Eder. Il gol arriva al ventesimo e stavolta il portiere non è impeccabile: su una corta respinta, Borriello gira al volo. Pochi secondi e secondo legno per lo scatenato attaccante. L’appuntamento è rimandato all’inizio della ripresa, con una specialità del suo repertorio: il colpo di testa. Infine, il Marco Borriello show si chiude con la conquista di un calcio di rigore e la relativa trasformazione.

Per l’Udinese i gol non mancano ma servono solo a limitare il passivo: Asamoah Gyan sigla il parziale del 2-1. Un autogol di De Rosa fissa il punteggio sul definitivo 3-2. Ma i rimpianti non mancano perché l’espulsione di Rubinho nel secondo tempo consente di giocare non poco tempo in superiorità numerica ma la squadra non ne approfitta. A proposito: sebbene più indietro in classifica di 4 punti sul Genoa, anche la banda Stramaccioni deve recuperare l’incontro col Parma. E se pensasse anche lei all’Europa League (Borriello permettendo)?

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