Sassuolo-Juventus e i bomber da ritrovare.

Il padrone di casa magari un giorno andrà a giocare nella Juventus, anche se si mormora che il suo desiderio più grande sia accasarsi al Milan per il quale fa il tifo e non nel club che ha un diritto di prelazione sul suo acquisto. L’ospite, invece, è stato uno degli elementi più importanti della Juve campione 2013-14 ma oggi quei giorni sembrano offuscarsi da un’astinenza al gol che sembra appesantirne le gambe e i pensieri, più ancora che esserne la conseguenza.

Simone Zaza contro Fernando Llorente, sarà questo uno dei motivi della seconda sfida tra Sassuolo e Juventus, dopo quella che l’anno scorso ha visto i torinesi vincere 1-3 non senza spaventi e timori. Una sfida che i due bomber hanno chiuso in parità, una rete a testa, che è valsa buoni voti in pagella e che dovrà essere ripetuta da entrambi per ritrovarsi (anche Zaza, dopo le lodi azzurre d’inizio stagione, ha finito per smarrirsi).

Il primo tempo di Zaza contro la Juve fu assolutamente impeccabile, se non addirittura il migliore dello scorso campionato. Tanto da far girare la testa a Ogbonna, opportunamente sostituito da Conte per evitare ulteriori bambole nell’ultimo tratto di gara. Un gol in apertura; un’altra iniziativa con parata impegnativa di Buffon; ben 3 calci d’angoli determinati dalle sue accelerazioni. Nei successivi 45 minuti, il bomber della Nazionale odierna non riuscì ad andare oltre a un cartellino giallo per simulazione.
Llorente, al contrario, uscì fuori nella ripresa, dopo un lavoro da boa che non era stato accompagnato da adeguati inserimenti dei compagni. Invece, sul risultato già di 1-2, la sua rete di tacco andava a impreziosire una bella combinazione tra Pogba e Lichtsteiner.
La sensazione è che sabato sera, nonostante Berardi e Tevez siano più in forma, possa essere la loro serata. Altrimenti c’è il rischio che finiscano entrambi per immalinconirsi, un sentimento che gli attaccanti non devono mai provare

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