Il top 2015: Diego Lopez

Nel pochissimo di buono che è stata la stagione del Milan, Diego Lopez è l’uomo che se l’è cavata. Anzi, tenendo conto che tutto sommato già l’anno prima il migliore tra i rossoneri era stato il portiere Christian Abbiati, l’idea di sostituire l’anziano e veterano estremo difensore non si è rivelata sbagliata. Lo spagnolo si è ben comportato, nonostante il clamoroso infortunio alla seconda giornata quando a Parma ha dato vita a una scena tragicomica sul retropassaggio di De Sciglio, uno degli autogol più da Gialappa’s mai visati nel nuovo millennio. Tante, però, le buone prestazioni. Tra i suoi top c’è il rigore parato a Candreva nella gara d’esordio e quello a Higuain nel girone di ritorno; i tanti interventi risolutivi che hanno limitato a 2 gol il passivo in casa con il Palermo; le ottime risposte a Guarin e Kuzmanovic nel derby d’andata; la reattività pazzesca dimostrata nello 0-0 con la Roma, riproposta nella settimana successiva a Torino, quando ha tolto dall’incrocio dei pali una bomba di Farnerud. La domanda delle domande è: è più felice lui in qualità di unico salvo nel naufragio del Milan o l’ex compagno madridista Iker Casillas che viene considerato uno dei principali responsabili della brutta stagione madridista? العب واربح المال الحقيقي Forse solo Carlo Ancelotti, che li ha avuti entrambi, può rispondere…

Il flop 2015: Mattia De Sciglio

La sequenza di infortuni che ha avuto non ha certo favorito una crescita ragionevolmente costante per un ragazzo che ha bruciato le tappe e a soli 22 anni ha ancora tantissime possibilità di rifarsi. Solo due anni fa si sprecavano i paragoni con Paolo Maldini, inevitabili per chiunque finisca per occupare la fascia sinistra con la maglia del Milan, possieda stile nella corsa e personalità tecnica, oltre alla faccia da bravo ragazzo. E in quel campionato, dove già leggevano i primi segni del declino del club, De Sciglio aveva messo sotto un brutto cliente come Asamoah, era riuscito a confezionare assist in zona avanzata ed apparso inarrestabile sul piano del ritmo impresso alla sue avanzate. Quest’anno è sembrato la copia (non è neanche il caso di dire brutta, lo era già abbastanza) del tremebondo giocatore visto al Mondiale il giorno dell’eliminazione con l’Uruguay. Perdonabile sull’autogol a Parma – di cui abbiamo già definito il responsabile – ha una sequenza di brutte prestazioni, a maggior ragione per una squadra che ha bisogno di lui. العاب قمار I picchi negativi vengono raggiunti in Milan-Fiorentina 1-1 quando è lui con un errore in fase di rilancio a dare il via al gol del pareggio viola e i 50 secondi da record (non per modo di dire) che trascorrono dal fischio d’inizio al fallo da rigore con relativa espulsione a Napoli (un’altra se l’è presa con il Toro). Mattia ha perduto sicurezza. Ed è ormai da troppo tempo che vive in questa zona di pesante ombra. العاب تجني منها المال

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