I bianconeri vincono la Supercoppa 2015 con le giocate più importanti. Risolvono la partita in nuovi arrivi alla corte di Allegri

La Juve vince la Supercoppa italiana con i gol dei nuovi arrivati: Dybala e Mandzukic. I due giocano solo una decina di minuti insieme ma bastano per realizzare le due reti. I bianconeri non disputano una partita grandiosa, ostacolati anche dal terreno di gioco e dal forte vento. Partita tipicamente italiana, squadre coperte e pronte a sfruttare le debolezze offensive. La Juve regge meglio e in poco più di 5 minuti chiude la partita. Ecco le azioni principali della squadra di Allegri.

Al 9′ Pogba fa una ventina di metri con la palla al piede, la prima vera accelerazione della sua partita, apre per Marchisio sull’interno destro: poi Lichtsteiner al cross per l’inserimento dello stesso Pogba, che di testa colpisce dall’interno dell’area di rigore: parata. Sprazzi di gioco in un primo tempo deludente, anche per colpa delle difficili condizioni ambientali. Passano venti minuti quasi e la Juve si fa vedere in avanti con una giocata individuale di Lichtsteiner (tra i più propositivi del primo tempo): il laterale riceve una palla sulla corsia di destra, rientra in corsa e scarica verso la porta avversaria con il mancino dai 25 metri. La palla finisce alta di non molto. La conclusione più pericolosa dei primi 45 minuti.

Pronti-via nella ripresa ed è subito Pogba-show: resiste alle cariche degli avversari sulla trequarti offensiva, rimane in piedi, serve Mandzukic con un rasoterra pericoloso, poi il croato si divora un gol piuttosto semplice tutto solo contro Marchetti. Qualche secondo più tardi ancora Pogba, ma questa volta fa tutto da solo: stop di petto, controllo e tiro di potenza da oltre 25 metri: Marchetti resta a guardare (e poi sbraita contro il reparto difensivo della Lazio) ma la palla esce, larga di non molto.

Al 57′ da segnalare la giocata difensiva di Bonucci: prima rischia di perdere il duello fisico con Klose, poi torna sul tedesco e si fa inseguire fino al limite dell’area piccola. Buffon esce dai pali e si allarga, il centrale difensivo scarica sul portiere, che trova Lichtsteiner pronto per far ripartire l’azione. Qualche rischio, ma la palla non si butta. Segnali. Poi il gol: la rete dell’1-0, realizzata da Mandzukic, arriva al 68′. Lichtsteiner serve Sturaro, che nei più classici degli inserimenti da 3-5-2 si allarga per far posto internamente al laterale. Sturaro crossa bene per Mandzukic, che sovrasta Basta e di testa sblocca il risultato. Azione classica dell’ultimissima versione della Juve di Conte.

Cinque minuti dopo il raddoppio con Dybala. Si invertono i ruoli rispetto all’azione precedente: Mandzukic va a crossare dalla destra, serve Pogba: il francese mostra freddezza e intelligenza, controlla e vede Dybala; sventola che gonfia la rete dell’argentino. Il biglietto da visita in una mezzora giocata con qualche errore di troppo. Da annotare nel finale di partita, a quattro minuti dal termine, un’azione difensiva di Bonucci, che ne mostra l’importanza nell’intero pacchetto arretrato bianconero: Candreva per due volte calcia dall’interno di destra dell’area di rigore, entrambe le volte il centrale difensivo in scivolata si oppone. Tutto chiuso, partita compresa.

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