L’Inter sconfitta da una rete di Higuain a tempo scaduto

L’Inter è una squadra di polli. Questo è l’unico verdetto del quarto di finale disputato al San Paolo di Napoli. La partita è stata bella e vibrante come se ne vedono poche in Italia. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, soprattutto nella ripresa dove, lunghissime (sembrava una partita di fine stagione), hanno più volte sfiorato il gol della vittoria. Schierate a specchio con un 4 2 3 1, Mancini ha fatto affidamento (avendone in cambio buone indicazioni) su alcuni giovani come Puscas (con la K il nome sarebbe difficile da sopportare) e Brozovic. Dall’altra parte il solito Higuain combatte su ogni pallone, Hamsik, lontano dal mare chiaro di qualche stagione fa, riesce comunque a mettere in difficoltà la lentissima difesa nerazzurra piazzandosi tra le linee (con l’ingresso di Gabbiadini saranno ancora più guai per gli uomini di Mancini) e Gargano cuce i reparti correndo per tre. Le difese sono sicuramente le note dolenti per i due allenatori: Koulibaly, spostato a destra per il forfait di Maggio fa meno danni del solito, Britos e Albiol non fanno fatica a contenere un Icardi che può giocare in novanta minuti un solo pallone, ma in quel caso colpisce il palo, ma i partenopei difettano nell’impostazione dalle retrovie, lanciano lungo e la difesa sembra sempre in affanno anche quando la situazione non lo richiede. Sulla sponda interista Santon e Nagatomo sugli esterni corrono ma non incidono, Juan Jesus e Ranocchia sono sempre in apnea. E a tempo scaduto ecco che la furbizia di Higuain associata alla goffaggine di Ranocchia confenziona la rete della vittoria con un’azione che nasce niente meno che da rimessa laterale. Forse nel mercato di gennaio bisognerebbe imporre una regola: compare solo difensori.

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